(Giovanni 18:33-37) "E Pilato entrò di nuovo nel palazzo del governatore e, chiamato Gesù, gli disse: “Sei tu il re dei giudei?” Gesù rispose: “Dici questo da te stesso o te l’hanno detto altri di me?” Pilato rispose: “Io non sono giudeo, vero? La tua stessa nazione e i capi sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che hai fatto?” Gesù rispose: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. Perciò Pilato gli disse: “Dunque, sei tu re?” Gesù rispose: “Tu stesso dici che io sono re. Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla parte della verità ascolta la mia voce”.
Queste parole Gesù le rivolse a Ponzio Pilato ed indicano chiaramente che non si impegnò affatto nelle questioni
politiche, così come desiderava facessero i suoi discepoli e pregò Geova per tale motivo:
(Giovanni 17:15-19) “Io ti prego, non di toglierli dal mondo, ma di vigilare su di loro a causa del malvagio. 16 Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo. Santificali per mezzo della verità; la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. E io mi santifico in loro favore, affinché anche loro siano santificati per mezzo della verità... "
Questo invece è quello che fanno i "cristiani" in netto contrasto da ciò che Gesù e Geova desiderano si faccia!Ad ognuno di noi le dovute conclusioni!
Il richiamo di Bagnasco: cristiani, siate presenti
“L'assenteismo sociale”, per i cristiani, “è un peccato di omissione”. E la comunità cristiana “deve animare i settori prepolitici nei quali maturano mentalità e si affinano competenze”. Non possono dunque estraniarsi. E anzi partecipare da cittadini. Tanto più che sono "massa critica". Il cardinale Angelo Bagnasco ha aperto un forum di associazioni cristiane a Todi con un intervento importante che mette dei punti fermi nel mondo cristiano. A partire dalla presenza diretta nella vita civile: senza trascinare i cattolici in un partito, ma la partecipazione è non solo doverosa, è – per il presidente della Cei – un dovere per i cristiani, un bene per la società intera.unita.it
Nessun commento:
Posta un commento