Perché studiare la Bibbia?

Come si svolge uno studio biblico?

Dio ha un nome?

La Bibbia è di origine divina?

Chi è l'Autore della Bibbia?

giovedì 8 dicembre 2011

I testimoni di Geova della penisola Sorrentina a congresso

I testimoni di Geova della penisola Sorrentina a congresso










Sorrento


Le parole di Gesù contenute nel vangelo di Matteo, capitolo 6, versetto 9: “Sia santificato il tuo nome” faranno da tema alla prossima assemblea  che i circa 1.700 Testimoni di Geova appartenenti alle comunità dell'Agro Nocerino-Sarnese, Castellammare di Stabia, Mercato San Severino, Piano di Sorrento, Gragnano e Massa Lubrense terranno sabato 10 e domenica 11 dicembre a Forchia (BN) presso la loro Sala delle Assemblee in Contrada Rella.

Nel corso delle due giornate, mediante discorsi, interviste e dimostrazioni in forma scenica, verrà ampiamente spiegato come possono essere messe in pratica le parole di Gesù da tutti coloro che desiderano identificarsi come suoi seguaci. Per i cristiani, infatti, santificare il nome di Dio significa evitare modi di parlare, di pensare e di comportarsi comuni nella nostra società, ma che Dio disapprova: violenza, inganno, corruzione, desiderio di potere, ricerca di piaceri e ricchezze. Chi desidera rendere santo il nome di Dio, invece, deve fare un sincero sforzo per coltivare le qualità che Lui apprezza, come amore, onestà, mitezza e pace.

Tutte le trattazioni saranno basate sulla Bibbia, che i Testimoni considerano la Parola di Dio e il libro più autorevole mai scritto. Si analizzeranno passi biblici che spiegano come si può far conoscere ad altri il nome di Dio tenendo conto di un'altra istruzione di Gesù: quella di predicare il suo messaggio a persone di tutta la terra. Nel corso del programma alcuni Testimoni racconteranno le loro esperienze di vita, per dimostrare come sia possibile santificare il nome divino con i propri pensieri, le proprie parole, le proprie scelte e la propria condotta.
Il discorso chiave di tutta l’assemblea sarà tenuto la domenica e avrà per tema “Geova santificherà il suo grande nome ad Armaghedon”.

Uno dei momenti più attesi del congresso sarà, sabato mattina, la cerimonia del battesimo dei nuovi Testimoni. Il battesimo viene praticato, ad imitazione di quello di Gesù e dei primi cristiani, per immersione completa in acqua. Il programma del sabato inizierà alle ore 9.40 e terminerà alle 15.55. Quello della domenica inizierà alle 9.40 e terminerà alle 15.20. Nei centri di culto dei testimoni di Geova chiunque è benvenuto.

da sorrentoedintorni.it

venerdì 25 novembre 2011

MILANO OLTRE 1600 DELEGATI AL RADUNO DEI TESTIMONI DI GEOVA

26 NOVEMBRE 2011. OLTRE 1600 DELEGATI AL RADUNO DEI TESTIMONI DI GEOVA DI MILANO

Sabato 26 novembre e poi a seguire sabato 3 dicembre oltre 1600 persone di tutte le fasce d’età saranno presenti al raduno dei testimoni di Geova che si terrà nella Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova sita in Via Imbonati 27 a Milano. Il tema del convegno sarà “Si compia la volontà di Dio”, che trae spunto dal passo biblico del vangelo di Matteo capitolo 6 versetto 10.

MILANO, 25/11/2011 Sabato 26 novembre e poi a seguire sabato 3 dicembre oltre 1600 persone di tutte le fasce d’età saranno presenti al raduno dei testimoni di Geova che si terrà nella Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova sita in Via Imbonati 27 a Milano. I delegati proverranno da una vasta area della zona di Milano (zona Baggio, Capecelatro, De Angeli, Giambellino , Gratosoglio, Rembrandt, Sempione, Ticinese, Vittoria) e hinterland (Settimo Milanese, San Donato Milanese e San Giuliano Milanese) Questa rientra nel ciclo di raduni nazionali del 2011-2012.
Molti sono i volontari che hanno lavorato per curare ogni aspetto dell’organizzazione dell’incontro. Il tema del convegno sarà “Si compia la volontà di Dio”, che trae spunto dal passo biblico del vangelo di Matteo capitolo 6 versetto 10.

Lo sviluppo di questo tema permetterà ai presenti di comprendere cosa significa vivere il cristianesimo. Saranno dati suggerimenti pratici su come affrontare le difficoltà nella società odierna. Discorsi dal tema “Facciamo la volontà di Dio con tutta l’anima” o “Dio vuole che ogni sorta di uomini siano salvati” permetteranno di dare risposta a domande importanti.
Alcune di queste sono:
“Cos’è importante fare oltre che udire la Parola di Dio?”
“Come possiamo condurre una vita significativa e soddisfacente?”
“Quali benefici derivano dal fare la volontà di Dio?”

Il programma sarà presentato sotto forma di discorsi con scene, interviste ed esperienze di vita vissuta.
Il discorso dal tema “Incoraggiamoci l’un l’altro ‘poiché questa è la volontà di Dio’” permetterà ai presenti di apprezzare i benefici del vivere il vero cristianesimo. Questi sarà pronunciato da Giorgio Caminiti (nel giorno di sabato 26 novembre) e da Denni Angeli (nel giorno di sabato 3 dicembre), entrambi rappresentanti della filiale dei testimoni di Geova. Un momento emozionante sarà quello del battesimo, il quale segue l’esempio e il metodo indicato nei vangeli sulla base degli insegnamenti di Gesù, e si terrà il sabato mattina (sia il 26 novembre che il 3 dicembre) alle ore 11:35

Il convegno inizierà alle ore 9.50 e terminerà alle 15.55 . L'ingresso è libero e non verranno effettuate collette.
In tutto il mondo ci sono oltre sette milioni di testimoni di Geova attivi e più di 11 milioni di simpatizzanti presenti in 236 paesi. In Italia si contano oltre 430.000 associati, di cui oltre 244.000 evangelizzatori, distribuiti in oltre 3000 comunità. Ogni anno nel Paese si convertono ai testimoni di Geova oltre 5.000 persone. Solo nella città di Milano i testimoni di Geova sono oltre 10.000.

da informazione.it

giovedì 24 novembre 2011

Medole Congresso pubblico dei Testimoni di Geova

Medole, sabato 3 e domenica 4 dicembre 2011, congresso pubblico dei testimoni di Geova

Oltre 1600 persone, tra Testimoni e simpatizzanti, arriveranno da Verona e Provincia. Nella grande Sala delle Assemblee di Medole (MN). Un'attenta analisi di fede e ragione, accompagnata da interviste ed esperienze di Testimoni locali di ogni età, rafforzerà la determinazione dei fedeli nel continuare a santificare il nome di Dio.

MEDOLE, 23/11/2011
Dal 1931, da quando si chiamano 'testimoni di Geova', è proprio il nome di Dio a contraddistinguere questa organizzazione mondiale. E sono proprio le parole pronunciate da Gesù nella preghiera modello, chiamata Padrenostro, a dare il tema all'atteso appuntamento annuale dei Testimoni "Sia santificato il nome di Dio" (Matteo 6:9). L'evento è programmato a Medole il prossimo sabato 3 e domenica 4 dicembre 2011, presso la Sala delle Assemblee in Via Crocevia 40 MEDOLE (MN).

I Testimoni spiegheranno e illustreranno con l'uso della Bibbia cosa significa - per loro e per Dio - realmente "santificare il nome di Dio". Nella giornata di sabato il congresso approfondirà perché e come santificare il nome di Dio, aiutando i presenti anche ad evitare quattro possibili trappole che potrebbero recare biasimo al nome di Geova. Un momento particolarmente emozionante sarà anche la cerimonia del battesimo, per l'ordinazione dei nuovi ministri della zona. La domenica ulteriori approfondimenti spiegheranno come i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre scelte e la nostra condotta possono santificare il nome di Dio. Il discorso pubblico "Geova santificherà il suo grande nome ad Armaghedon" richiamerà l'attenzione di tutti i presenti su come e quando Dio agirà definitivamente per santificare il suo nome.

Le sessioni di entrambi i giorni avranno inizio alle ore 9,40. L'ingresso è libero e aperto al pubblico.

da informazione.it

sabato 19 novembre 2011

I Testimoni di Geova in congresso all'ACC Liverpool

I Testimoni di Geova in congresso all'ACC Liverpool: porteranno alla città oltre mezzo milione di sterline
Liverpool si è aggiudicata per tre anni consecutivi il meeting annuale della International Bible Student’s Association, l'organizzazione non profit dei Testimoni di Geova nel Regno Unito: il primo appuntamento è in agenda dal 10 al 12 agosto 2012, quando l’Arena and Convention Centre (ACC) della città inglese ospiterà oltre 7.000 delegati. L’evento porterà alla capitale del Merseyside un indotto economico di circa mezzo milione di sterline (584.000 euro).

La forte partecipazione all'attività dell'associazione nel nord-ovest del Regno Unito ne ha portato i vertici a scegliere Liverpool quale destinazione ospite per quello che si annuncia essere uno dei maggiori eventi associativi mai organizzati dall'Arena and Convention Centre, il complesso formato da due location interconnesse: la Echo Arena, impiegata soprattutto per eventi musicali e artistici, e il British Telecom Convention Centre.

In programma sessioni plenarie che coinvolgeranno entrambe le strutture: il Il BT Centre dispone di un auditorium da 1.350 posti, 18 sale meeting e sala banqueting da 1.800 posti, mentre l'Arena è in grado di ospitare 11.000 persone.

martedì 15 novembre 2011

Bitonto migliaia di persone per l'incontro dei Testimoni di Geova

Migliaia di persone per l'incontro dei Testimoni di Geova a Bitonto







Foggia – Sabato 19 novembre 2011, oltre 1600 persone provenienti da Foggia e provincia parteciperanno all’Assemblea speciale di un giorno che si terrà nella Sala delle Assemblee dei Testimoni di Geova a Bitonto in via Ganga di Lupo, contrada Patierno.
Il tema dell’intero programma  “Si compia la volontà di Dio”  è basato sulle parole della preghiera del Padre Nostro riportata nel vangelo di Matteo 6: 9-10.
Il programma aiuterà a comprendere, attraverso discorsi, interviste e dimostrazioni, che sarebbe impossibile condurre un’esistenza all’altezza dello scopo per cui siamo stati creati senza conoscere e fare la volontà di Dio.
In particolare l’assemblea risponderà a queste importanti domande:
Come possiamo comprendere qual è la volontà di Dio?
Quali benefici derivano dal fare la volontà di Dio nella propria vita?
Qual è il segreto per condurre una vita significativa e soddisfacente?
Cosa devono dimostrare i ragazzi a Dio?
Cosa è importante fare oltre che udire la Parola di Dio?
Il discorso pubblico che si terrà alle ore 14,55 ha per tema: “Incoraggiamoci l’un l’altro poiché questa è la volontà di Dio”
Uno dei momenti più gioiosi ed emozionanti dell’assemblea sarà la cerimonia del battesimo dei nuovi testimoni di Geova per immersione completa in acqua, preceduta da una considerazione biblica dal tema: “Ora che avete conosciuto Dio, che farete?”
Il programma avrà inizio alle ore 9,40 e terminerà alle 15,55.
L’ingresso è libero e non si fanno collette.

Da Lucerabynight.it

venerdì 11 novembre 2011

Testimoni di Geova agrigentini in assemblea

Testimoni di Geova agrigentini in assemblea


 

“Sia santificato il nome di Dio”. Questo è il tema della prossima assemblea di circoscrizione che vedrà radunati a Caltanissetta, sabato 12 e domenica 13, i testimoni di Geova agrigentini insieme a tutti coloro che vorranno accogliere il loro invito a partecipare.
Così come accaduto con il convegno estivo intitolato “Venga il tuo Regno”, i Testimoni prenderanno in esame una delle richieste che Gesù invitò i suoi discepoli a rivolgere a Dio quando insegnò loro la preghiera modello conosciuta come “Il Padre Nostro”. In questa preghiera, così tanto amata da milioni di credenti nel mondo, Gesù riservò il primo posto proprio alla santificazione del nome di Dio (vangelo secondo Matteo, capitolo 6, versetto 9).
Del resto, una delle cose che risalta subito nella dottrina dei Testimoni di Geova è il ripristino dell’uso del nome personale di Dio, suffragato dal fatto che tale nome sia contenuto nella Bibbia circa 7.000 volte e che lo stesso, in passato, sia stato dipinto su edifici di culto e abitazioni, inciso su monete, inserito nel testo di composizioni musicali (vedi foto).
Come sempre nei congressi dei Testimoni, ai discorsi degli oratori si alterneranno esperienze narrate dai diretti interessati e situazioni della vita quotidiana inscenate.
Nella giornata di sabato sarà dato risalto all’importanza di far conoscere ad altri il nome personale di Dio, specie con le relazioni “Facciamo conoscere il nome di Dio come servitori a tempo pieno” e “Perché il nome di Dio deve essere santificato”. Alle ore 11.30 sarà celebrata la sempre sentita cerimonia del Battesimo per immersione dei nuovi Testimoni. Nel pomeriggio saranno indicati quattro aspetti pratici della vita in cui senza volerlo si potrebbe recare biasimo sul nome divino, anziché santificarlo.
I soggetti dei discorsi della domenica metteranno in risalto come santificare il nome di Dio con pensieri, parole, scelte di vita e condotta. Particolare rilievo avrà poi il discorso delle ore 13.30, particolarmente indirizzato ai simpatizzanti, dal tema “Geova santificherà il suo grande nome ad Armaghedon”.
A Caltanissetta, questo fine settimana, si prevede un’affluenza di circa 1.300 persone, provenienti non solo dalla città di Agrigento ma anche da alcuni paesi vicini tra cui Favara, Aragona, Canicattì.
Le sessioni inizieranno alle ore 9.30 e termineranno alle 16.00 il sabato ed alle 15.30 la domenica.

da canicattiweb.com

domenica 6 novembre 2011

Lettera di un Padre!

Lettera di un Padre!

Quando stamattina ti sei alzato, ti ho osservato e ho sperato che tu mi dicessi qualcosa. Magari per chiedermi la mia opinione o anche solo per ringraziarmi di qualcosa di bello che ti è capitato ieri.

Però eri troppo occupato a scegliere i vestiti giusti per andare a lavorare. Perciò ho aspettato con pazienza, sapendo che avresti avuto il tempo di parlare con me, o anche solo per dire “Grazie che anche oggi posso vivere con le persone che mi sono care!!”. Ma eri troppo occupato.

Poi ho illuminato il cielo e l'ho riempito con i colori e il canto degli uccelli, per vedere se ti saresti ricordato di me. Ma tu non te ne sei neanche accorto.

Quando poi ho visto che mentre lavoravi eri teso, ho pensato: “Adesso parlerà con me”. Ma niente. Che peccato, avrei potuto darti una mano!

Poi, alle 10, hai scartato il tuo panino. “Adesso mi ringrazierà”, ho pensato. Ma la fame era maggiore del tuo affetto per me.

Quando poi la sera ti sei ritirato nella tua camera, ho visto che qualcosa ti preoccupava. “Dai, parla con me”, ho pensato. Ma ancora niente. Ho visto che eri stanco e che avevi bisogno di riposare, e così ho spento le luci del cielo. Ma c'era qualcosa che ti turbava, perchè non riuscivi ad addormentarti. Quando poi ho visto che ti sei alzato, ho pensato: “Adesso si rivolgerà a me e mi spiegherà le cose che lo turbano”…ma invece hai preso il telecomando ed hai cominciato a girare i canali per vedere quello che ti piaceva di più, così mi sono reso conto che per te la giornata finiva così!!.

Avrei tanto desiderato che tu avessi parlato con me, per il tuo bene, ma non te lo posso imporre!!.

Domani sarà un altro giorno! Chissa…forse mi parlerai?

                                          Tuo Padre

giovedì 3 novembre 2011

Imola Congresso Testimoni di Geova

I Testimoni di Geova delle zone di Sassuolo, Scandiano e Castelnovo Monti invitano al congresso di Imola





I Testimoni di Geova delle zone di Sassuolo, Scandiano e Castelnovo ne’ Monti invitano al congresso del 5, 6 novembre 2011 nella Sala delle Assemblee di Imola, in via Pastore 1. Il tema “Sia santificato il nome di Dio”, basato interamente sulla Sacra Bibbia, prenderà in esame la prima richiesta che Gesù invitò a rivolgere a Dio con la preghiera del Padrenostro.
Il programma inizierà alle ore 9.30 e aiuterà i presenti a meditare sull’onore di portare il Nome di Dio e sulla condotta da mantenere per non farlo biasimare. I temi di alcune relazioni saranno: “Facciamo conoscere il nome di Dio” e “Perché il nome di Dio dev’essere santificato”. I soggetti dei discorsi della domenica mattina metteranno in risalto come santificarlo con pensieri, parole, scelte di vita e condotta.
Sabato 5 alle ore 11.30 sarà celebrata la sempre sentita cerimonia del Battesimo per immersione dei nuovi Testimoni e nel primo pomeriggio di Domenica, si terrà la conferenza, particolarmente indirizzata ai simpatizzanti, sul tema “Geova santificherà il suo grande Nome ad Armaghedon”.
Il Nome di Dio è contenuto nella Sacra Bibbia più di 7000 volte. E’ stato inoltre dipinto in edifici di culto e abitazioni.
Il Tetragramma in lingua ebraica è inciso anche sulla chiave di volta del portale in sasso di una vecchia casa di un borgo, nel comune di Riolunato, sull’Appennino modenese (foto).
In un archivio parrocchiale della stessa zona, il Nome di Dio in ebraico è stato scritto invece in un documento datato 1837 e indirizzato a un sindaco.

da sassuolo2000.it

mercoledì 26 ottobre 2011

I Testimoni di Geova delle provincie di Verona e di Bolzano riuniti a Medole

5 novembre 2011. I Testimoni di Geova delle provincie di Verona e di Bolzano riuniti a Medole (MN) per comprendere “la volontà di Dio”

La Preghiera del Padrenostro può davvero cambiare la nostra vita. Sabato 5 novembre 2011 i Testimoni di Geova delle provincie di Verona e di Bolzano si riuniranno per comprendere il denso significato di questa famosa preghiera, compresa l'espressione "...sia fatta la tua volontà..." in essa contenuta.

Verona, 25/10/2011
MEDOLE (MN)- In tutto il mondo molte persone recitano una preghiera famosa, il Padrenostro. In essa è contenuta una richiesta particolare rivolta a Dio:“...si compia la tua volontà...”. I testimoni di Geova credono che queste parole rivelino un significato alquanto speciale.
Sabato 5 novembre 2011, presso la Sala delle Assemblee di Medole (MN) sita in via Crocevia 40, circa 1500 testimoni di Geova giungeranno dalle provincie di Verona e Bolzano per assistere ad un irrinunciabile appuntamento, l’annuale assemblea speciale di un giorno dal tema “Si compia la volontà di Dio”.
Tale congresso si propone di rispondere a importanti domande come queste: “Come possiamo comprender qual è la volontà di Dio?”, “Quali benefici derivano dal fare la volontà di Dio nella propria vita?”, ed ancora, “Qual è il segreto per condurre una vita significativa e soddisfacente?”.
Sarà notevolmente interessante ascoltare dal vivo le testimonianze di persone, oggi soddisfatte, che hanno compreso e poi operato la volontà di Dio nella propria vita, nel corso di molti anni e nonostante diverse difficoltà.
Un momento importante del programma, sarà il battesimo di nuovi Testimoni. Il battesimo avviene per immersione completa in acqua, come nel caso di Gesù e dei primi cristiani, e sta a simboleggiare la propria volontaria dedicazione a Dio per compiere la Sua volontà.
Il programma inizierà alle ore 9.40 e terminerà alle 15.55. Inoltre il congresso è aperto al pubblico, l'ingresso è libero e non si fanno collette. Tutti i professionisti della stampa e dell'informazione sono invitati.


da informazione.it

Assemblea speciale di un giorno ad Imola

30 ottobre 2011. Testimoni di Geova, Assemblea speciale di un giorno ad Imola

Testimoni di Geova in congresso il 30.10.2011 per il primo dei tre congressi annuali del 2011-2012. Tema del congresso: "Si compia la volontà di Dio"

Imola, 26/10/2011
Gran parte dei Testimoni di Geova di Bologna e provincia si raduneranno domenica 30 ottobre a Imola, nella loro Sala delle Assemblee, sita in Via Pastore 1.

Questo raduno, da loro chiamato ‘Assemblea speciale di un giorno’ avrà inizio verso le ore 9,40 e terminerà alle 16,00. Parteciperanno i Testimoni della zona assegnata, single, famiglie con bambini, anziani di età, coppie mature, ecc. per un totale stimato di 1.800 persone. I Testimoni danno infatti grande importanza, indipendentemente dalle loro condizioni sociali e dalle diverse personalità, alle informazioni che vengono trattate a questi grandi raduni.

Il motivo conduttore di questa ‘Assemblea speciale’, cui si farà riferimento in ogni singola parte del programma, è “Si compia la volontà di Dio”. I Testimoni di Geova sono convinti di essere stati creati per volontà di Dio, per cui non possono realizzare lo scopo della loro esistenza senza conoscere e fare la sua volontà. Fare questo non è facile come dirlo, ad ogni modo nei numerosi interventi che si susseguiranno sul palco della loro Sala Assemblee, saranno fornite le risposte alle seguenti domande:

- Cos’è importante fare oltre che udire la Parola di Dio?
- Come possiamo comprendere qual è la volontà di Dio per noi?
- Perché dobbiamo essere disposti ad aiutare persone di ogni genere a
conoscere la volontà di Dio?
- Come possiamo condurre una vita significativa e soddisfacente?
- Cosa devono dimostrare a Dio i ragazzi?
- Quali ricompense derivano dal fare la volontà di Dio?

La partecipazione al programma non è esclusivo appannaggio dei Testimoni di Geova. Sono incoraggiati ad intervenire anche gli interessati al loro messaggio e pure tutti i curiosi che desiderano approfondire il loro credo e sistema di vita.

L’ingresso è libero e non si fanno collette.

da informazione.it

sabato 22 ottobre 2011

ASSEMBLEA DEI TESTIMONI DI GEOVA A BITONTO

UN INVITO ESTESO A TUTTI: SABATO 22 E DOMENICA 23 OTTOBRE A BITONTO CONSUETA ASSEMBLEA DEI TESTIMONI DI GEOVA

È stata indetta un’ assemblea locale dei testimoni di Geova della provincia di Foggia e zone limitrofe per i giorni di sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011. Circa 2000 membri attivi e molti interessati si riuniranno presso la Sala Assemblee di Bitonto, in via Ganga di Lupo, Contrada Patierno. I testimoni di Geova portano il nome di Dio come è menzionato nei testi antichi della Sacra Bibbia, ossia Geova o Jahvè, e ci tengono molto a farlo conoscere.
BITONTO, 22/10/2011 Il tema di questo convegno autunnale sarà: “Sia santificato il tuo nome”, sulla base di quella che è considerata la “preghiera del Padre Nostro”, riportata nel vangelo di Matteo 6:9 : “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”, e su quanto si legge in Isaia 43:10 “Voi siete i miei testimoni, dice Geova”, o Jahvè secondo l’edizione cattolica di Garofalo.

Tutti i discorsi verteranno sull’importanza di far conoscere il nome di Dio e di avere una condotta che lo onori. Esperienze e dimostrazioni pratiche esorteranno ad essere attenti a non recare biasimo sul nome divino e aiuteranno a capire come e perché i cristiani devono santificarlo.
Particolare rilievo avrà il discorso pubblico di domenica alle 13,30. L’oratore prenderà spunto dal pensiero scritturale di Rivelazione (o Apocalisse) 16:14 ,16 per sviluppare il tema: “Geova santificherà il suo grande nome ad Armaghedon”.

I testimoni di Geova colgono l’occasione per invitare il pubblico ad assistere a questa assemblea cristiana.
Il programma si svolgerà negli orari di: sabato 9:40 – 16:00 e domenica 9:40 – 15:30.
L’ingresso è libero e non si effettuano collette.

da informazione.it

Assemblea dei Testimoni di Geova Roma

Assemblea dei Testimoni di Geova Roma

Giovedì 20 Ottobre 2011 15:28

Sabato 22 e domenica 23 ottobre presso la Sala Congressi di Piazzale Hegel

ROMA, 20 OTTOBRE 2011 -“Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”…Milioni di persone recitano regolarmente la preghiera modello di Gesù . Ma a quanti ne è stato insegnato il significato, specie per quel che riguarda la prima parte della preghiera dove si parla del nome e del Regno di Dio? Qual è il nome di Dio? E perché c’è bisogno di santificarlo?

Le parole pronunciate da Gesù costituiscono il tema dell’annuale assemblea di Circoscrizione : “Sia santificato il nome di Dio” tratto dal vangelo di Matteo 6:9 che si terrà presso la Sala dei Congressi di Piazzale Hegel n.70 a Roma sabato 22 e domenica 23 ottobre. I partecipanti, oltre 1.600 persone di tutte le fasce d’età ed estrazione sociale proverranno dalla provincia di Latina, oltre 500 dei quali dalla zona di Sabaudia, San Felice, Terracina.

I testimoni di Geova portano il nome di Dio come è menzionato nei testi antichi della Sacra Bibbia, ossia Geova o Jahve, e ci tengono molto a farlo conoscere. Gesù il figlio di Dio tenne in alta stima il nome del Padre, riservandogli il primo posto nella preghiera modello o del Padre nostro. Tutti gli interventi verteranno sull’importanza di far conoscere il nome di Dio e di avere una condotta che lo onori. Discorsi e dimostrazioni pratiche esorteranno ad essere attenti a non recare biasimo sul nome divino e aiuteranno a capire come e perché i cristiani devono santificarlo

Tra gli argomenti trattati nel programma del Sabato: “Facciamo conoscere il nome di Dio come servitori a tempo pieno” e “Perché il nome di Dio deve essere Santificato ?”.

Nella mattinata di sabato, alle ore 11:35, il programma prevede uno dei momenti più significativi del congresso: diverse persone simboleggeranno pubblicamente la loro dedicazione a Dio nel corso della cerimonia del battesimo. Questo momento culminante della manifestazione sarà preceduto, da un discorso sul tema della dedicazione a Dio. L’importanza di questa cerimonia affonda le sue radici nelle prime comunità cristiane, quando erano battezzate persone in grado di capire il passo che stavano per compiere, come fece Gesù e gli apostoli, mediante l’immersione completa in acqua.

Il discorso che ha stretta relazione con il tema dell’incontro e che è intitolato: “Geova santificherà il suo grande nome ad Armaghedon” sarà pronunciato domenica alle ore 13:30 da Carlo Candelaresi , rappresentante viaggiante della Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova.

In tutto il mondo ci sono sette milioni testimoni di Geova evangelizzatori e oltre 10 milioni di simpatizzanti presenti in 236 paesi. In Italia gli associati ai testimoni di Geova sono circa 460.000, di cui oltre 244.000 evangelizzatori, distribuiti in oltre 3.100 comunità. Ogni anno nel nostro paese si uniscono ai testimoni di Geova oltre 5.000 persone. Il pubblico è invitato ad assistere a tutto il programma dell’assemblea. Le sessioni inizieranno alle ore 9,40. L’ingresso è libero e non si faranno collette.
Per ulteriori informazioni si veda il sito Internet www.jw-media.org

da lindipendente.net

mercoledì 19 ottobre 2011

Assemblea dei Testimoni di Geova a Caltanissetta

Assemblea dei Testimoni di Geova a Caltanissetta 

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I testimoni di Geova hanno organizzato un'assemblea che avrà per tema "Si compia la volontà di Dio. 

Saranno circa 1500 i Testimoni della zona dei nebrodi che si raduneranno a Caltanissetta per l'assemblea SPECIALE DI UN GIORNO che si terrà sabato 22 OTTOBRRE 2011
Il tema è basata sulla preghiera modello insegnata da Gesù conosciuta come "PADRE NOSTRO" e riportata nel Vangelo di Matteo 6:9-10 quando disse "SIA FATTA LA TUA VOLONTA'".
Il programma aiuterà ciascuno ad agire in armonia con le parole contenute nella preghiera modello. Darà risposta a domande come: Come possiamo comprendere qual è la volontà di Dio per Noi? Come possiamo condurre una vita piena e soddisfacente? Quali sono i vantaggi nel fare la volontà di Dio?         
La mattina di sabato sarà conclusa con un evento molto atteso alle assemblee dei Testimoni di Geova, persone che hanno studiato la Bibbia e che abitano nella zona dei nebrodi simboleggeranno pubblicamente la loro dedicazione a Geova Dio durante la cerimonia del battesimo, per immersione completa in acqua. Il discorso biblico che verrà pronunciato, dimostrerà con le scritture l'importanza di compiere la propria dedicazione a Dio.
Il pubblico è invitato ad assistere. L'ingresso è libero e non si faranno collette.
Ci è molto gradita l'occasione per ringraziarVi sentitamente e inviare molti distinti saluti.

corriereinformazione.it

martedì 18 ottobre 2011

BAGNASCO "BENEDICE" IL NUOVO ATTIVISMO DELLA CHIESA NELLA SOCIETA ..

BAGNASCO "BENEDICE" IL NUOVO ATTIVISMO DELLA CHIESA NELLA SOCIETA ...

(Giovanni 18:33-37)  "E Pilato entrò di nuovo nel palazzo del governatore e, chiamato Gesù, gli disse: “Sei tu il re dei giudei?”  Gesù rispose: “Dici questo da te stesso o te l’hanno detto altri di me?”  Pilato rispose: “Io non sono giudeo, vero? La tua stessa nazione e i capi sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che hai fatto?”  Gesù rispose: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. Perciò Pilato gli disse: “Dunque, sei tu re?” Gesù rispose: “Tu stesso dici che io sono re. Per questo sono nato e per questo son venuto nel mondo, per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla parte della verità ascolta la mia voce”.
Queste parole Gesù le rivolse a Ponzio Pilato ed indicano chiaramente che non si impegnò affatto nelle questioni politiche, così come desiderava facessero i suoi discepoli e pregò Geova per tale motivo:
(Giovanni 17:15-19) “Io ti prego, non di toglierli dal mondo, ma di vigilare su di loro a causa del malvagio. 16 Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo. Santificali per mezzo della verità; la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo. E io mi santifico in loro favore, affinché anche loro siano santificati per mezzo della verità... "
Questo invece è quello che fanno i "cristiani" in netto contrasto da ciò che Gesù e Geova desiderano si faccia!
Ad ognuno di noi le dovute conclusioni!

Il richiamo di Bagnasco: cristiani, siate presenti

“L'assenteismo sociale”, per i cristiani, “è un peccato di omissione”. E la comunità cristiana “deve animare i settori prepolitici nei quali maturano mentalità e si affinano competenze”. Non possono dunque estraniarsi. E anzi partecipare da cittadini. Tanto più che sono "massa critica". Il cardinale Angelo Bagnasco ha aperto un forum di associazioni cristiane a Todi con un intervento importante che mette dei punti fermi nel mondo cristiano. A partire dalla presenza diretta nella vita civile: senza trascinare i cattolici in un partito, ma la partecipazione è non solo doverosa, è – per il presidente della Cei – un dovere per i cristiani, un bene per la società intera.
















unita.it

lunedì 17 ottobre 2011

I testimoni di Geova restano a secco di contributi ad Arcore per malinteso legislativo

I testimoni di Geova restano a secco di contributi ad Arcore per malinteso legislativo



 
Lunedì 17 Ottobre 2011

testimonidigeova-arcore-mbEpisodio strano, ma giustificato. Ha fatto discutere nei giorni scorsi la decisione del comune di Arcore di non assegnare ai testimoni di Geova i contributi destinati alle associazioni religiose che intendono effettuare interventi sui propri edifici di culto. Ha fatto discutere anche alla luce del via libera per il finanziamento alla parrocchia della Regina del Rosario, ma l’amministrazione è certa di aver fatto tutto secondo norma.
L’intenzione dei testimoni di Geova era quella di ristrutturare la propria sede di via Isonzo, di fronte ai giardinetti pubblici della biblioteca. Ma l’Associazione Studenti biblici della Brianza, questo il nome del gruppo religioso, si è vista negare la possibilità di ricevere i fondi che secondo una legge regionale del 2005 sarebbero destinati alle confessioni religiose: nella fattispecie l’8% delle somme riscosse per oneri di urbanizzazione. Nessuna discriminazione però: il divieto deriva da una mancanza in termini di legge. La normativa prevede infatti che i finanziamenti vengano forniti solo in seguito alla firma di una convenzione tra comune ed confessione religiosa che attesti l’incidenza sociale della comunità di fede. Niente convenzione, niente soldi. Tuttavia la soluzione sembra essere vicina: basterà infatti seguire i passi previsti dalla legge per poter accedere ai tanto desiderati fondi per rifare il look alla Sala del Regno.
Discorso diverso invece per la parrocchia Regina del Rosario: qui il patto c’è, e si può quindi procedere ai lavori di manutenzione della chiesa e dell’oratorio. Costo dell’operazione: 34 mila euro, che arriveranno direttamente dalle casse del comune di Arcore.

In foto al sede dei testimoni di Geova ad Arcore

mbnews.it

mercoledì 12 ottobre 2011

ASSEMBLEA DEI TESTIMONI DI GEOVA DEL FRIULI

ASSEMBLEA DEI TESTIMONI DI GEOVA DEL FRIULI

E’ stata indetta una assemblea locale dei testimoni di Geova del Friuli per i giorni di sabato 15 e domenica 16 ottobre 2011

Sono 18 le congregazioni di questo movimento cristiano che compongono la “Circoscrizione Friuli Venezia Giulia 3”, dalle cinque di Udine città, alle altre sparse in tutto il Friuli da Tarvisio a Codroipo. Oltre 1.400 membri attivi e molti interessati si riuniranno presso la Sala Assemblee di Treviso, che è dedicata alle riunioni del nord-est, in Via delle Maleviste a San Vitale di Canizzano.

I testimoni di Geova portano il nome di Dio come è menzionato nei testi antichi della Sacra Bibbia, ossia Geova o Jahve, e ci tengono molto a farlo conoscere. Il tema di questo convegno autunnale, dice il responsabile stampa della riunione, sarà “Sia santificato il tuo nome”, sulla base di quella che è considerata la “preghiera del Padre Nostro”, riportata nel vangelo di Matteo 6:9 che recita: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”, e su quanto si legge nel profeta Isaia 43:10 “Voi siete i miei testimoni, dice Geova”, o Jahve secondo l’edizione cattolica di Mons. Garofalo.

Tutti gli interventi verteranno sull’importanza di far conoscere il nome di Dio e di avere una condotta che lo onori. Discorsi e dimostrazioni pratiche esorteranno ad essere attenti a non recare biasimo sul nome divino e aiuteranno a capire come e perchè i cristiani devono santificarlo. Particolare rilievo avrà la conferenza pubblica di domenica alle 13,30. L’oratore prenderà spunto dal pensiero scritturale di Rivelazione 16:14,16 (o Apocalisse) per sviluppare il tema: “Geova santificherà il suo grande nome ad Armaghedon”.

I testimoni di Geova colgono l'occasione per invitare il pubblico ad assistere a questa assemblea cristiana. Il programma si svolgerà negli orari di: sabato 9:40 – 16:00 e domenica 9:40 – 15:30. L'ingresso è libero e non si effettuano collette.


Ufficio Stampa Testimoni di Geova
Circoscrizione Friuli Venezia Giulia 3
Veno Canderan - Tel. 3332817083 - email: veno.canderan@alice.it

informazione.it

martedì 11 ottobre 2011

Assemblea dei Testimoni di Geova a Francavilla Angitola

Assemblea dei Testimoni di Geova a Francavilla Angitola

Siamo stati creati per volontà di Geova Dio, sarebbe perciò impossibile realizzare lo scopo della nostra esistenza senza conoscere e fare la sua volontà, Il programma dell’assemblea speciale di un giorno (Domenica 16 Ottobre 2011) aiuterà i presenti ad agire in armonia con le richieste fondamentali contenute nella preghiera modello insegnata da Gesù “Il Padre nostro” che si trova nel vangelo di Matteo 6:9; i discorsi in programma risponderanno a domande: Cos’è importante fare oltre a udire la Parola di Dio? Come possiamo comprendere qual è la volontà di Dio per noi? Perché dobbiamo essere disposti ad aiutare persone di ogni sorta? Come possiamo condurre una vita significativa e soddisfacente? Giovani cosa dovete dimostrare a Geova Dio? Quali ricompense derivano dal fare la volontà di Dio? Perché è urgente incoraggiare altri? — Questi argomenti saranno di grande importanza per tutti gli interessati di lingua Romena che da tutta la Sicilia (Diverse centinaia che risiedano in Sicilia di lingua Romena) si recheranno in Calabria, dove si incontreranno nella Sala delle Assemblee dei Testimoni Di Geova, Località Cedonio Francavilla Angitola (CZ), con tutti Romeni della Calabria che si sono dati appuntamento a questo congresso speciale di un giorno, Domenica alle ore 11:35 è in programma il discorso per color che hanno deciso di dedicare la propria vita a Dio, con il Battesimo in acqua. Il programma avrà inizio alle ore 9:40 e si concluderà alle 15:55 – alle 14:55 l’oratore in visita tratterà il tema: Incoraggiamoci l’un l’altro poiché questa è la volontà di Dio.
L’ingresso è libero e non si fanno collette. Questa assemblea fa parte dell’opera mondiale di istruzione biblica che i Testimoni di Geova compiono in oltre 236 paesi del mondo.

da vivienna.it

domenica 2 ottobre 2011

Testimoni di Geova in assemblea un crocevia di culture

Testimoni di Geova Assemblea crocevia cultureSono arrivati da tutta Italia, soprattutto dalle grandi città del nord. Etiopi ed eritrei, 200 in tutto, approdati a Imola per la prima assemblea nazionale dei Testimoni di Geova di lingua amarica e tigrina, gli idiomi parlati nelle due aree dell’Africa orientale. Si sono aggiunti ai circa 1.700 italiani (bambini, giovani, adulti e anziani) che ieri mattina hanno affollato la ‘Sala delle assemblee’ di via Pastore per il loro annuale incontro di circoscrizione. Una due giorni dal titolo ‘Sia santificato il nome di Dio’ che ha vissuto uno dei suoi momenti più significativi nella cerimonia del battesimo dei nuovi adepti, che ha riguardato una dozzina di Testimoni di Geova. Tra di loro, anche un etiope. Engheda Scibesci ha 63 anni ed è arrivato apposta da Parma per battezzarsi assieme ai suoi fratelli di fede. Anche per lui, accompagnato fino al bordo della piscina installata all’interno della struttura di via Pastore, l’immersione in acqua è totale. «Come appropriato simbolo della pubblica dichiarazione di appartenenza al popolo dei Testimoni di Geova», spiega il ministro del culto, Mario Maggi. A differenza del rito cattolico, infatti, in questa comunità il battesimo rappresenta una scelta «ponderata e individuale, non forzata, quindi incompatibile con l’usanza del battesimo dei neonati».Scene di gioia autentica nella sala imolese, tra genitori in lacrime, centinaia di flash impazziti e decine di schermi tv che hanno trasmesso in diretta il battesimo, andato in scena in una piccola saletta interna con annesso spogliatoio. Tutto sotto l’occhio vigile degli uomini della sicurezza, impegnati a far entrare soltanto i parenti più stretti.«Da alcuni anni – racconta Massimiliano Caredda, papà di Davide, 11 anni, anche lui appena battezzato – diversi gruppi di Testimoni di Geova italiani delle regioni in cui è più forte la presenza di immigrati dell’Etiopia e dell’Eritrea hanno intrapreso lo studio delle lingue amarica e tigrina. Lo scopo è quello di condividere con questa gioiosa comunità la ricchezza degli insegnamenti biblici, rivolti a persone di ogni razza, cultura ed estrazione sociale. Questa unità fra le razze non è infatti semplice tolleranza superficiale, ma ha profonde radici nei sentimenti dei Testimoni. In un periodo in cui la presenza e l’inserimento nella società di cittadini extracomunitari nel nostro Paese è un argomento controverso e di scottante attualità, questo congresso offre un esempio di come l’applicazione dei principi biblici permetta di superare ogni barriera linguistica, razziale e sociale».A Imola i Testimoni di Geova italiani sono circa 600, divisi in due congregazioni. A questi si sommano i quasi 200 appartenenti ai gruppi in lingua spagnola, francese e rumena, il più numeroso dei tre. Anche l’organo ufficiale della comunità, ‘La torre di guardia’ è diffuso in città in circa 6.000 copie

 ilrestodelcarlino.it

giovedì 25 agosto 2011

Palermo, prelievo multiorgano da donatrice testimone di Geova

Palermo, prelievo multiorgano da donatrice testimone di Geova

Palermo, 25 ago. - Prelievo di organi ieri agli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo. I medici della Neuro rianimazione, diretta da Paolino Savatteri, hanno prelevato il fegato, i reni e le cornee da una paziente di 56 anni, D.E., testimone di Geova, ricoverata nel reparto di Neuro rianimazione dal 23 agosto per emorragia cerebrale. Dopo 6 ore di osservazione ne e' stata accertata la morte cerebrale ed e' iniziato il prelievo nella sala operatoria del centro prelievi del Trauma Center del nosocomio da parte degli anestesisti Paolino Savatteri, Innocenza Pernice, Antonino Pizzuto e gli infermieri Vita Apparia e Giuseppe Zaffuto. Il fegato sara' trapiantato dai chirurghi dell'Ismett, i reni sono stati donati all'ospedale Civico di Palermo e al policlinico di Catania mentre le cornee saranno custodite nella Banca delle Cornee degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello rimanendo cosi' nel circuito siciliano. La donatrice era testimone di Geova: da qui la particolarita' del prelievo multiorgano. Per i testimoni di Geova, infatti, la donazione e' questione di coscienza individuale fatto salvo che tutti gli organi e i tessuti devono essere completamente privi di sangue. Quello di ieri e' stato il quarto prelievo multiorgano effettuato nel 2011 su 9 osservazioni. L'anno scorso sono stati effettuati 6 prelievi su 15 osservazioni.

lunedì 22 agosto 2011

"Così abbiamo salvato nove vite in una settimana" "abbiamo già operato sette testimoni di Geova"

"Così abbiamo salvato nove vite in una settimana"

L'intervista al professor Filipponi sul record del centro Trapianti di fegato di Ferragosto

Medici (Foto Ansa)
Pisa, 19 agosto 2011 - UN FIORENTINO trapiantato a Pisa. E’ il professor Franco Filipponi che dirige il Centro trapianti di fegato dell’Azienda ospedaliera universitaria. Un centro da record: soltanto nella settimana di ferragosto ha eseguito ben nove operazioni che hanno ridato la vita ad altrettante persone.
Un’eccezione?
«Ogni tanto si creano grappoli di donatori. Una situazione simile si era verificata già nel 2008. Ma numeri alti si sono avuti anche l’anno successivo. L’andamento delle donazioni non è prevedibile. Fondamentale, dunque, è riuscire a sfruttare la disponibilità. Così il sistema dà ottimi risultati».
In un periodo di grande crisi, di tagli al settore e di ferie. Qual è il segreto?
«Organizzazione, ma anche consapevolezza che chi lavora in questa struttura, lo fa in un centro di eccellenza la cui storia è iniziata nel 1996, quando è arrivata l’autorizzazione al trapianto di fegato. Ci sono stati poi anni di alti e bassi dovuti proprio al flusso delle donazioni. Nel 2004, tutto è diventato più stabile grazie all’Organizzazione toscana trapianti».
Insomma, in mezzo a tanti casi di malasanità, l’eccellenza si fa notare.
«In effetti, l’Aoup è all’avanguardia e il centro, che è in grado di paragonarsi con l’Europa, meriterebbe maggiore attenzione».
Più attenzione dalla sanità regionale?
«Sì, perché il lavoro è impegnativo: la struttura non chiude mai, è aperta 24 ore su 24. Basti pensare che l’equipe che ha lavorato agli ultimi interventi tra personale medico, infermieristico e di supporto, è formata da oltre 100 persone. Tutte con una forte motivazione».
Lei è nato nella città del Rinascimento, si è formato a Parigi e oggi opera a Pisa. Come vede il rapporto tra le realtà toscane?
«Un po’ di campanilismo è inevitabile. Ma la Toscana ha una fortuna inestimabile. Gli anni ’90 erano caratterizzati dagli italiani che emigravano in cerca di un trapianto in Europa. Ora non è più così. Siamo un punto di riferimento extraregione: tant’è che i nostri pazienti arrivano per metà fuori dai confini regionali. Ma la collaborazione con tutte le aziende toscane è ottimale».
Già, i vostri ‘clienti’, chi sono?
«Per lo più uomini: la degenza media è di 15 giorni».
Quanto devono aspettare, prima?
«Quello pisano è il primo centro in Italia per i tempi di lista di attesa medi (4 mesi). Subito dopo, viene Torino con due mesi in più».
E i donatori?
«Sono quasi tutti toscani. La capacità di donazione delle nostre Rianimazioni è molto elevata: grazie ai nostri colleghi ma anche ai familiari di chi dona».
Com’è il presente del settore?
«Da 3-4 anni, i trapiantanti non ricevono sangue. Per questo, nell’ultimo bienno, abbiamo già operato sette testimoni di Geova».
Il futuro?
«Si guarda alle staminali del fegato, ma si tratta ancora di una speranza. Il trapianto da vivente, di fatto, è ancora eccezionale. L’obiettivo, al momento, è la compatibilità facendo sempre più attenzione alla difficilissima attività di selezione del donatore»

venerdì 5 agosto 2011

Testimone di Geova rifiuta farmaci, magistrato le da' l'assenso assenso


Testimone di Geova rifiuta farmaci, magistrato le da' l'assenso assenso

La donna, di 48 anni, ha gia' rifiutato tracheotomia e trasfusione

Chiede al giudice il permesso di non utilizzare, in caso di necessità, i farmaci e il magistrato l'accontenta. Protagonista della storia che sta suscitando clamore nel mondo sanitario e civile del Veneto una trevigiana di 48 anni, testimone di Geova, che dal giudice tutelare di Treviso Clarice di Tullio ha ricevuto il permesso, e con lei il marito, di non utilizzare farmaci salvavita. La paziente, come indica il Gazzettino, avrebbe già rifiutato tracheotomia e trasfusione, da quanto si è appreso, non sarebbe al momento in immediato pericolo di vita. Le sue disposizioni restano tuttavia chiare: "non voglio che la mia vita venga prolungata - avrebbe detto la donna - se i medici sono ragionevolmente certi che le mie condizioni sono senza speranza".

E' ritenuto un decreto 'choc' quello firmato nel gennaio scorso dal giudice tutelare di Treviso Clarice di Tullio per permettere a una paziente di rifiutare le cure destinate alla sua grave malattia degenerativa. Il marito della donna è stato nominato amministratore di sostegno. Il decreto arriva in un momento in cui la legge sul biotestamento, già votato dalla Camera, è in dirittura d'arrivo. Se anche il Senato approverà il testo, la decisione del giudice di Treviso potrebbe essere ininfluente: la tutela della paziente sarebbe infatti solo ed esclusivamente del medico curante.

E' ritenuto un decreto 'choc' quello firmato nel gennaio scorso dal giudice tutelare di Treviso Clarice di Tullio per permettere a una paziente di rifiutare le cure destinate alla sua grave malattia degenerativa. Il marito della donna è stato nominato amministratore di sostegno. Il decreto arriva in un momento in cui la legge sul biotestamento, già votato dalla Camera, è in dirittura d'arrivo. Se anche il Senato approverà il testo, la decisione del giudice di Treviso potrebbe essere ininfluente: la tutela della paziente sarebbe infatti solo ed esclusivamente del medico curante.

BIOTESTAMENTO: ESPERTO, CASO DONNA TREVISO DIMOSTRA LEGGE URGE - Il caso della donna di Treviso testimone di Geova che ha ottenuto dal giudice un decreto che le permette di rifiutare le cure ed i farmaci salvavita destinati alla sua grave malattia degenerativa "rende evidente che una legge sul biotestamento è più che mai necessaria". A sottolinearlo è il bioeticista e membro del Comitato nazionale di bioetica (Cnb) Francesco D'Agostino.

"Si rende evidente da un caso come questo - commenta l'esperto - che una legge è indispensabile, perché - spiega - non è possibile affidare ai magistrati, che possono legittimamente anche avere opinioni diverse sulla materia, la determinazione ultima di questioni che riguardano la vita umana". Inoltre, il decreto in questione, rileva D'Agostino, "che fa riferimento genericamente a 'farmaci salvavita', dimostra la delicatezza della questione dal momento che la categoria di tali farmaci non è così rigorosa, e dunque anche una semplice aspirina, in determinate condizioni, può diventare un farmaco salvavita". Secondo il bioeticista, dunque, "la verità è che quando questioni che riguardano la vita umana si intrecciano con valutazioni di carattere medico e farmacologico, è giusto che la legge affidi al medico l'assunzione delle decisioni". Per queste ragioni, ribadisce D'Agostino, "credo che una legge sulle situazioni di fine vita sia realmente indispensabile. L'importante - conclude - è fare in modo che non siano i giudici a stabilire criteri vincolanti in situazioni così delicate".

ansa.it

sabato 9 luglio 2011

RUSSIA Nazionalisti ortodossi tentano di impedire il congresso dei Testimoni di Geova - Asia News

RUSSIA Nazionalisti ortodossi tentano di impedire il congresso dei Testimoni di Geova - Asia News: "Nazionalisti ortodossi tentano di impedire il congresso dei Testimoni di Geova

L’evento dovrebbe svolgersi questo fine settimana, ma l’organizzazione ‘Consiglio del popolo’ chiede al procuratore generale di verificarne la legalità: “I TdG sono una setta pericolosa e violano la legge”.

Mosca (AsiaNews) – Gli attivisti ortodossi del movimento nazionalista ‘Consiglio del popolo’ stanno cercando di impedire lo svolgimento di un grande congresso nazionale dei Testimoni di Geova (TdG), in programma dall’8 al 10 luglio a Mosca. Secondo quanto reso noto dalle agenzie russe, l’organizzazione - che in russo si chiama ‘Narodny Sobor’ - ha chiesto alle autorità giudiziarie di verificare la legalità dell’evento e impedire “violazioni della legge federale”, come si legge in un comunicato indirizzato al procuratore generale e diffuso da Interfax.

Il congresso dei Testimoni di Geova, secondo quanto riporta il quotidiano Nezavizimaya Gazeta, dovrebbe tenersi questo fine settimana al Crocus Expo, grande spazio per eventi di massa poco fuori la capitale russa e che dovrebbe ospitare oltre 9mila fedeli. Secondo i nazionalisti ortodossi, i TdG “non hanno chiesto i permessi necessari per organizzare e tenere una cerimonia religiosa pubblica… violando così la legge sulla libertà di coscienza e le associazioni religiose”, continua il comunicato.

Il Narodny Sobor – le cui accuse in passato hanno portato alla condanna degli organizzatori della mostra ritenuta blasfema ‘Arte proibita-2006’ - sottolinea che i TdG sono “una delle più pericolose sette in Russia” e che su di loro pendono diversi casi penali e civili. Per sette o culti distruttivi in Russia spesso si intendono molte delle realtà religiose non classificabili tra confessioni e denominazioni tradizionali o per lo più non gradite a autorità politiche e ortodosse. Dal 2004 i Testimoni di Geova sono particolarmente nel mirino, oggetto di una vera e propria persecuzione, che i responsabili della comunità paragonano a quella subita in epoca staliniana. Diversi tribunali russi hanno proibito molte loro pubblicazioni e messo fuorilegge le loro attività. Aggressioni e atti vandalici contro la comunità sono sempre più frequenti. All’organizzazione viene inoltre imputata “la violazione dei diritti delle persone non credenti” attraverso “tentativi di entrare nelle loro residenze per pregare e compiere attività di evangelizzazione aggressive”.

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martedì 17 maggio 2011

Il Giorno - Sesto Cinisello - La medicina "senza sangue" salva un Testimone di Geova

Il Giorno - Sesto Cinisello - La medicina "senza sangue" salva un Testimone di Geova

La medicina "senza sangue"
salva un Testimone di Geova

Il Bassini è uno dei tre ospedali in Italia in cui si pratica la tecnica sperimentale "a vene aperte", che consente di eseguire operazioni chirurgiche senza trasfusioni. Così si è salvato un Testimone di Geova
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intervento chirurgico (Digitalfoto)
intervento chirurgico (Digitalfoto)
Cinisello Balsamo, 17 maggio 2011 - La comunità milanese dei Testimoni di Geova grida al miracolo o quasi. Il professor Guido Raffaele Strada, tiene più i piedi per terra e premia con soddisfazione il lavoro di squadra della sua équipe. Quel che è certo è che nei giorni scorsi nelle sale operatorie dell’ospedale Bassini di Cinisello si è compiuto un piccolo capolavoro della chirurgia.
L’équipe di Guido Raffaele Strada, primario cinisellese dell’Unità operativa di Urologia, è intervenuto su Michele Feraru, un paziente di 58 anni di origine romena, con gravi problemi ai reni e alla vena cava, realizzando un’operazione chirurgica «a vene aperte», senza prevedere cioé alcuna trasfusione sanguigna.
Tecnicamente l’intervento ha un nome quasi impronunciabile: nefrectomia radicale, linfoadenectomia retroperitoniale, trombectomia cavale fino a vene sottoepatiche. In pratica si è intervenuto per eliminare una massa tra i reni e la vena cava e per eseguire una pulizia della stessa vena ostruita.
Un’operazione delicata, che in un paziente normale sarebbe stata quasi di routine, ma che in questo caso è diventata di assoluta eccellenza, perché il paziente è un Testimone di Geova e come tale non avrebbe acconsentito ad alcuna trasfusione. I medici del Bassini lo hanno preso in carico con largo anticipo sui tempi dell’intervento, predisponendo un percorso ad hoc che solamente in pochissime strutture sanitarie italiane viene messo in atto.
L’ospedale Bassini è da circa 6 anni uno dei 3 ospedali italiani «senza sangue», ossia in grado di eseguire operazioni chirurgiche che evitino le trasfusioni. «Non ci si inventa nulla — spiega il professor Strada —. L’ospedale Bassini è forse l’unico in Italia che ha stilato uno speciale protocollo dedicato alla chirurgia senza sangue. Sono descritti i passi da compiere prima di intervenire e durante le operazioni. Nulla è lasciato al caso. Il paziente viene sottoposto a una serie di terapie preventive che servono a condurlo al giorno dell’operazione nelle condizioni fisiche ottimali e con sangue molto ricco di globuli rossi».
Alla fine dell’operazione, il paziente 58enne, aveva perso solamente 250 centilitri di sangue, poco di più di un normale prelievo. In sala operatoria, insieme al professor Strada erano presenti Paolo Vigano, Luigi Erba, l’anestesista Paolo Malsano e i suoi collaboratori.
«L’ospedale Bassini ha il merito assoluto di aver creduto in questa speciale chirurgia e di aver stilato un protocollo unico e inedito in Italia — conferma Carlo Benincasa, responsabile regionale per i temi sanitari dei Testimoni di Geova —. Tuttavia al primo posto c’è la preparazione dei medici. Perché non tutti i medici sarebbero disponibili a mettersi in gioco su interventi così delicati. Al Bassini tutti gli operatori sanitari sono informati e praticano con assoluta sicurezza questo tipo di interventi».

venerdì 13 maggio 2011

Due testimoni di Geova risarcite per le trasfusioni- LASTAMPA.it

Due testimoni di Geova risarcite per le trasfusioni- LASTAMPA.it

Due testimoni di Geova
risarcite per le trasfusioni

L'esterno di Villa Maria Pia

Riconosciuto per la prima volta
il mancato rispetto delle scelte religiose

Deve riconoscersi il danno non patrimoniale consistente nelle ripercussioni che il non voluto trattamento sanitario ha prodotto nella sfera personale, nella vita sociale e familiare, nella coscienza religliosa delle signore». Due testimoni di Geova si sottoposero ad intervento di isterectomia alla clinica Villa Maria Pia perché là operava il dottor Salvatore Martelli, segnalato dal Comitato di assistenza sanitaria dei Testimoni di Geova «quale medico rispettoso delle loro scelte religiose». Entrambe le donne espressero chiaramente la volontà di non essere sottoposte a trasfusioni di sangue, il dottore le rassicurò. Poi le cose andarono diversamente. Dopo la prima operazione, si ricorse ad una seconda per entrambe - le pazienti erano in pericolo di vita - e vennero trattate con ripetute emotrasfusioni. Il giudice civile Marco Ciccarelli ha condannato medico e casa di cura, chiamando in cause le rispettive assicurazioni, a pagar loro rispettivamente 36.870 e 38.960 euro. L’avvocato Renato Mattarelli, legale delle pazienti: «E’ la prima volta che in Italia si riconosce il danno per il mancato rispetto della libertà religiosa oltre che sanitaria».

Il caso - del gennaio 2005 - è complicato non solo perché investe principi oggi oggetto di furibonde dispute ideologiche: le due testimoni di Geova scelgono quel medico e quella casa di cura perché si sentono rassicurate, l’intervento di rimozione parziale e totale (per una delle due) dell’utero è tutt’altro che semplice, lo era ancora meno per quelle pazienti con «un’accentuata anemia evidenziata dalle analisi eseguite il giorno del ricovero». Il dottor Martelli non avrebbe dovuto escludere il ricorso a trasfusioni di sangue.

Il giudice evidenzia gravi negligenze commesse ai danni delle pazienti durante la prima operazione e dopo di fronte a «complicanze, manifestatesi in entrambe il mattino successivo». A seguito delle quali, vennero sottoposte a operazione di «revisione chirurgica» e a «emotrasfusioni clandestine», registra il magistrato. Mentre le signore, poco prima, pur coscienti di trovarsi in pericolo di vita, avevano ribadito il loro rifiuto. Il dottor Ciccarelli prende atto che c’era stato un accordo e che fu disatteso. E va oltre: «L’astratta esistenza di un diritto a rifiutare le cure è del tutto pacifica, trattandosi di un diritto costituzionalmente riconosciuto.... Ritiene questo giudice che non possano sussistere seri dubbi sul fatto che, al momento in cui vennero trasfuse, le signore non intendevano sottoporsi a un simile trattamento».

Medico e casa di cura hanno invocato lo stato di necessità (ricordano la telefonata ad un pm per essere autorizzati al trattamento sanitario obbligatorio). Il giudice osserva che «il pericolo di vita per le pazienti fu causato da un complesso di condotte del tutto volontarie che integrano il colposo inadempimento degli obblighi assunti». E ancora: «Al di fuori di taluni casi eccezionali, la necessità del consenso si evince dall’articolo 13 della Costituzione che sancisce l’inviolabilità della libertà personale...». In ogni caso, «il trattamento sanitario obbligatorio per legge non può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana», Costituzione alla mano.