Lettera di un Padre!
Quando
stamattina ti sei alzato, ti ho osservato e ho sperato che tu mi dicessi
qualcosa. Magari per chiedermi la mia opinione o anche solo per ringraziarmi di
qualcosa di bello che ti è capitato ieri.
Però
eri troppo occupato a scegliere i vestiti giusti per andare a lavorare. Perciò
ho aspettato con pazienza, sapendo che avresti avuto il tempo di parlare con
me, o anche solo per dire “Grazie che anche oggi posso vivere con le persone
che mi sono care!!”. Ma eri troppo occupato.
Poi
ho illuminato il cielo e l'ho riempito con i colori e il canto degli uccelli,
per vedere se ti saresti ricordato di me. Ma tu non te ne sei neanche accorto.
Quando
poi ho visto che mentre lavoravi eri teso, ho pensato: “Adesso parlerà con me”.
Ma niente. Che peccato, avrei potuto darti una mano!
Poi,
alle 10, hai scartato il tuo panino. “Adesso mi ringrazierà”, ho pensato. Ma la
fame era maggiore del tuo affetto per me.
Quando
poi la sera ti sei ritirato nella tua camera, ho visto che qualcosa ti
preoccupava. “Dai, parla con me”, ho pensato. Ma ancora niente. Ho visto che
eri stanco e che avevi bisogno di riposare, e così ho spento le luci del cielo.
Ma c'era qualcosa che ti turbava, perchè non riuscivi ad addormentarti. Quando
poi ho visto che ti sei alzato, ho pensato: “Adesso si rivolgerà a me e mi
spiegherà le cose che lo turbano”…ma invece hai preso il telecomando ed hai
cominciato a girare i canali per vedere quello che ti piaceva di più, così mi
sono reso conto che per te la giornata finiva così!!.
Avrei
tanto desiderato che tu avessi parlato con me, per il tuo bene, ma non te lo
posso imporre!!.
Domani
sarà un altro giorno! Chissa…forse mi parlerai?
Tuo Padre
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